24-07-2019
RIAPRE LA FERROVIA TRA TORINO E MODANE
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Estratto articolo pubblicato oggi su “Trasporto Europa”:
Nella notte tra il 2 e il 3 luglio le forti piogge hanno causato una grande frana vicino a Saint-Michel-de-Maurienne, che ha travolto la linea ferroviaria che collega Torino con Modane, quindi, con il resto della Francia. Da allora la circolazione dei treni passeggeri e merci è stata chiusa e sono stati necessari venti giorni di lavoro per riattivarla. Un fermo che ha causato problemi e costi supplementari al trasporto delle merci, sia quello convenzionale, sia l’intermodale, sia l’autostrada ferroviaria tra Orbassano e Lione. Manca, infatti, una valida alternativa su rotaia a questa linea e le merci sono passate alla strada.
Ne parla il trasportatore intermodale Livio Ambrogio, che gestisce diversi treni sulla linea Torino-Modane: “Trovare un’alternativa ferroviaria per il nostro traffico tra Candiolo (Torino) e la Spagna non è stato possibile. Con uno sguardo alla cartina, si potrebbe pensare che esistano diversi altri collegamenti per le merci (come ad esempio Ventimiglia o la Svizzera), ma in realtà, a causa di limiti strutturali delle linee secondarie, l’unica alternativa verso Francia e Spagna, in assenza del Frejus, è il transito svizzero fino a Basilea, da cui proseguire a Nord fino a Metz-Parigi. In seguito all’interruzione della linea storica del Frejus a inizio luglio, abbiamo valutato questa alternativa, ma è risultata impraticabile a causa delle lunghe tempistiche e soprattutto dei costi, che possono arrivare fino al doppio del costo abituale del treno”.
Una situazione che spinge Ambrogio ad auspicare la costruzione della galleria di base: “Questo incidente ha avuto un impatto notevole in termini operativi ed economici e conferma, ove fosse ancora necessario, la primaria importanza della nuova linea Torino-Lione, per efficientare quello che rimane, dai tempi di Annibale, il principale valico attraverso le Alpi Occidentali. Con il 70% di export italiano rappresentato dall’interscambio con l’Europa, l’attraversamento efficiente e sostenibile dell’arco alpino è elemento indispensabile per l’economia del nostro Paese”.
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